Una rete di 53 università e 83 imprese grazie al progetto Fair per l'IA italiana
Ha coinvolto oltre 1.000 giovani ricercatori con un budget di 116 milioni di euro
Una rete costituita da 53 università e 83 imprese, che collega tra loro 16 regioni: è l'ecosistema costruito negli ultimi 3 anni dal progetto Fair, finanziato dal Pnrr, il cui obiettivo è tracciare la strada per il futuro dell'Intelligenza Artificiale italiana. Il progetto, grazie a un budget di circa 116 milioni di euro, l'83% dei quali è stato già speso, ha permesso di coinvolgere più di 1.000 giovani ricercatori con un'età media di 32-33 anni: di questi, 500 circa sono i nuovi reclutati e 90 arrivano dall'estero. Questo perché l'obiettivo di Fair, oltre a far avanzare la ricerca di frontiera, ridurre la frammentazione e promuovere l'innovazione, era anche quello di attrarre e trattenere nuovi talenti nell'ambito della ricerca scientifica sull'IA. "I giovani hanno rappresentato un motore propulsivo per le attività di questo partenariato", commenta il presidente della Fondazione Fair, Giuseppe De Pietro, aprendo la General Conference del progetto, in programma dal 10 al 12 dicembre a Roma. "Non dobbiamo disperdere l'enorme patrimonio di competenze maturate in questi tre anni - aggiunge De Pietro - e per questo è fondamentale parlare di ciò che ci attende dopo il Pnrr". "Il partenariato - conclude Marta Rapallini, program manager della Fondazione - è nato con l'obiettivo di potenziare la ricerca nel campo dell'IA in Italia, per costruire qualcosa di duraturo e aumentare la capacità del Paese di essere competitivo".
Y. Rousseau--BTZ