Borsa: Milano perde smalto con l'Europa, attesa per i dati Usa
Male il petrolio, giù i future Usa. A Piazza Affari bene Tim e le banche, giù Fincantieri
Le Borse europee si portano tutte sotto la parità in prossimità di metà seduta, con gli investitori che attendono con un po' di preoccupazione i dati sul mercato del lavoro americano del primo pomeriggio, dai quali gli economisti si attendono un aumento del tasso di disoccupazione dal 4,4 al 4,5%. Londra cede lo 0,4%, Francoforte e Madrid lo 0,3%, Parigi lo 0,1% mentre Milano riduce i rialzi allo 0,2%, in scia a una serie di indici pmi sull'eurozona deludenti. Negativi anche i future su New York, con quelli sul Nasdaq che perdono lo 0,4% e quelli sull'S&P 500 lo 0,25%. I timori sulla crescita economica pesano sul petrolio, con il Wti che aggiorna i minimi dal 2021 (-1,6% a 55,89 dollari al barile) e il Brent che scende per la prima volta da maggio sotto i 60 dollari (-1,5% a 59,65 dollari). Poco mosso l'oro, sceso a 4.277 dollari l'oncia, mentre risale a 87 mila dollari (+1%). In leggero calo il rendimento dei titoli di Stato, che possono beneficiare del calo dei prezzi energetici, con quelli del Btp in flessione di un punto base al 3,55% mentre lo spread con il Bund si mantiene poco sopra i 70 punti base. Sui mercati azionari soffrono i titoli della difesa, che scontano le speranze di pace in Ucraina, e quelli tecnologici, con il settore oggetto di rotazione da parte degli investitori. A Piazza Affari vanno bene Tim (+2%) e le banche, con in testa Unicredit (+1,6%), Mps (+1,4%) e Mediobanca (+1,2%). Bene anche Diasorin (+1,4%) e Stellantis (+1,4%), con la Ue che si appresta ad ammorbidire le regole in tema di emissioni. Poco mossa Snam (+0,3%) su cui Goldman Sachs ha alzato il target price a 6,4 euro. In coda al Ftse Mib si accomoda Leonardo (-4,7%), seguita da Stm (-2,7%) e Campari (-1,2%). Fuori dal listino principale prosegue la corsa della Juventus (+5%), che supera i 2,66 euro dell'offerta di Tether, mentre crolla Fincantieri (-8,7%) nel giorno del piano, complici anche le difficoltà del settore della difesa e una proroga del finanziamento a Virgin Cruises per l'acquisto di una nave.
L. Pchartschoy--BTZ